In occasione della Giornata delle magliette rosa, con cui celebriamo la lotta contro il bullismo tra coetanei, vogliamo attirare l’attenzione sul fatto che nella nostra comunità locale il problema della violenza tra i giovani è estremamente trascurato. Nonostante le statistiche e i dati ufficiali mostrino un aumento dei casi, le istituzioni non danno segni di voler intraprendere alcuna azione o di riflettere sulle cause di questi eventi spiacevoli.
Abbiamo contattato la sede della Polizia di Rovigno per richiedere dati ufficiali sulla situazione nell’area di Rovigno. In attesa della loro risposta, riportiamo un riepilogo del numero di casi segnalati di bullismo nella Regione Istriana negli ultimi cinque anni:
- 2020 = 7
- 2021 = 12
- 2022 = 17
- 2023 = 72
- 2024 = 39
Secondo le nostre informazioni, l’ultimo episodio spiacevole è avvenuto proprio la scorsa settimana a Rovigno. Un ragazzo di quattordici anni è stato aggredito fisicamente da un altro coetaneo, entrambi studenti delle scuole elementari di Rovigno. L’aggressore ha scaraventato la vittima a terra e ha continuato a colpirla con calci senza alcuna intenzione di fermarsi. Fortunatamente, un passante è intervenuto, ponendo fine al pestaggio e fornendo aiuto al ragazzo. Nel momento in cui è comparso un adulto, il “pubblico minorenne” si è disperso, ed è meglio non pensare a cosa sarebbe successo se il passante non fosse capitato lì per caso o non fosse intervenuto.
L’ultima informazione pubblicamente disponibile su ciò che la nostra comunità sta facendo per combattere la violenza tra i giovani a Rovigno risale al 2023, durante un incontro di esperti in cui il rappresentante della città ha dichiarato: “…che l’ambiente di Rovigno e dell’Istria è sempre stato noto per un maggiore livello di tolleranza e multiculturalità”. … “È importante che tutti inviamo ai bambini il messaggio che le diversità non sono un handicap, ma una ricchezza. Inoltre, dobbiamo educarli, istruirli e incoraggiarli ad essere inclusivi, a evitare la discriminazione e certamente a rifiutare il bullismo tra coetanei, così come ogni altra forma di violenza.”
Parole belle, ma purtroppo solo vuote e prive di significato. Già l’anno successivo (2024) sono emersi i veri atteggiamenti delle autorità cittadine riguardo all’uso della violenza fisica come mezzo di comunicazione, alla tolleranza verso la violenza e al senso di responsabilità per il messaggio che con il loro esempio trasmettono ai giovani. Tutti ricordiamo l’incidente avvenuto a Rovigno la scorsa estate.
Il 26 febbraio, come ogni ultimo mercoledì di febbraio, celebriamo la Giornata contro la violenza tra bambini e giovani. In questa occasione, invitiamo tutta Rovigno a iniziare innanzitutto a parlare apertamente di questo problema, a prendere posizioni chiare e a condannare senza esitazione gli aggressori. È giunto il momento di sviluppare programmi seri di prevenzione e di risoluzione non violenta dei conflitti.
Invitiamo tutti i cittadini a indossare una maglietta rosa in questo giorno e a cogliere ogni opportunità per dimostrare alle nuove generazioni che ci prendiamo cura di loro e delle loro giovani vite.
Nei media locali, ancora oggi, nessuna parola su dati concreti per Rovigno o su azioni specifiche intraprese. Con questo messaggio, noi del SDP ringraziamo il cittadino responsabile che ha reagito correttamente e ha impedito un ulteriore tragico epilogo, e invitiamo le istituzioni a dedicarsi in modo più approfondito e serio a questa problematica, poiché, a giudicare dagli eventi tragici, la situazione a Rovigno non è affatto migliore rispetto ad altre realtà di cui leggiamo nei media.